Come aprire una pizzeria al taglio
Tra le attività più appetibili oggi è la pizzeria al taglio che rappresenta un modesto investimento e dove con un corso professionale di formazione si possono raccogliere soddisfazioni davvero eccellenti. Vediamo quindi insieme quelli che sono gli step fondamentali da tenere in considerazione se vogliamo aprire una pizzeria al taglio (o al trancio che dir si voglia).
Passaggio 1: scegliere la location ideale per la pizzeria al taglio
Il primo step per aprire un attività di pizza al taglio è la scelta della location ideale e con dimensioni minime di 50 mq ad un massimo di 100-120 mq. Deve essere situata in una posizione di forte passaggio o nei centri commerciali, nelle vicinanze di scuole o uffici. Deve essere ben luminosa, visibile da più angolature della strada o della via di ubicazione, possibilmente con un ampio parcheggio e con la possibilità di poter effettuare una sosta temporanea, senza creare intralci al traffico.
Il secondo step è raccogliere le informazioni con gli inquilini dello stabile, per un consenso positivo per eventuale istallazione di canne fumarie, aspiratori e insegne pubblicitarie, onde evitare di scontrarsi in processi legali perditempo e improducenti.
Il terzo step parte con la divisione degli spazi sulla piantina, progettando così la zona di vendita, la zona esposizione ma soprattutto il cuore pulsante di tutta l’attività: il laboratorio.
Passaggio 2: considerare bene l’investimento necessario per aprire la pizzeria al taglio
E’ fondamentale destinare una cifra di investimento all’attrezzatura professionale necessaria che formerà la nostra squadra di lavoro.
Impastatrice, sfogliatrici, ferma lievitatore, frigoriferi, abbattitori di temperatura, devono essere scelti secondo canoni di affidabilità e garanzia di riuscita di ciò che vogliamo fare.
Scegliere macchinari cercando di spendere meno possibile è già una sconfitta in partenza, in quanto porterà a spendere di più di quel che si prevede con macchine di qualità. Ricordatevi il proverbio: Chi più spende meno spende. Quindi il mio consiglio è quello di destinare dal principio una cifra ben precisa per l’acquisto delle macchine che ci garantiranno comodità e facilità di preparazione degli impasti, la giusta conservazione e la giusta cottura.
Passaggio 3: organizzare al meglio lo spazio di lavoro a disposizione
Dopo aver stabilito tutti gli attacchi di prese di corrente e dell’ acqua e dopo aver posizionato tutte le macchine, si passa alla progettazione pratica degli spazi di lavoro.
I tavoli di lavoro devono essere scelti in base alle dimensioni del reale laboratorio e possibilmente avere nella parte inferiore le celle di refrigerazione per gli impasti e gli ingredienti, perché ricordatevi che le zone fredde non bastano mai.
Il forno deve essere sempre di lato al tavolo di stesura, in modo che il pizzaiolo possa controllare la cottura senza lunghi o scomodi spostamenti o torsioni del corpo.
Il laboratorio invece deve essere tutto piastrellato con colori chiari a superfice lavabile.
L’impastatrice deve essere posizionata in un angolo possibilmente vicino ad un lavandino e lontano da fonti di calore quali forno o stufe e calcolata in base alle dimensioni di produzione. Idem i frigoriferi a colonna o le eventuali celle di refrigerazione.
A questo punto si può passare alla cura dell’estetica.
Passaggio 4: l’inevitabile burocrazia per aprire un attività pensando a quando saremo aperti
Una volta fatti questi passi e creato la nostra attività su carta sarà il momento delle autorizzazioni di rito e di inizio lavori , licenza di vendita al minuto, somministrazione di bibite e bevande, dove richiesto, e autorizzazioni sanitarie, in modo da fare tutti i lavori nel pieno del regolamento previsto.
Nel frattempo va ideato il menù e la scelta delle materie prime.
Arrivati cosi al vostro nastro di partenza non vi resta altro che tagliarlo e darci sotto.
Buon lavoro!
– Cristian –